Mercatini&Curiosità a Lecco - Lago di Como

domenica 7 e 21 novembre 2021

info +39 346 6409936


Mercatini&Curiosità a Lecco - Lago di Como

DOMENICA 7 NOVEMBRE 2021

L'associazione Mercatini&Curiosità in collaborazione con il Comune di Lecco organizza per la giornata di domenica 7 novembre 2021 un mercatino tematico con bancarelle di artigianato etnico ed artistico, ingegno a carattere creativo e hand made presso Piazza Garibaldi, centro storico di Lecco.

Il mercatino si svolgerà dalle ore 8 alle ore 19.

DOMENICA 21 NOVEMBRE 2021

L'associazione Mercatini&Curiosità in collaborazione con il Comune di Lecco organizza per la giornata di domenica 21 novembre 2021 un mercatino tematico con bancarelle di antiquariato, modernariato, collezionismo e vintage presso Piazza XX Settembre, centro storico di Lecco.

Il mercatino si svolgerà dalle ore 8 alle ore 19.


Per maggiori informazioni, disponibilità e prenotazione spazi contattare Mercatini&Curiosità Edoardo al +39 346 6409936

 

Autocertificazione per operatori non professionisti hobbisti da inoltrare compilato allegando fotocopia della carta di identità tramite mail a edoardo@mercatiniecuriosita.com oppure tramite WhatsApp al numero +39 346 6409936



Lecco curiosità

Lecco è un comune italiano di 47 376 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia.

Elevato a capoluogo di provincia con decreto del presidente della Repubblica del 6 marzo 1992, ottenne il titolo di città il 22 giugno 1848 e ad oggi il suo agglomerato urbano supera i centomila abitanti. Nota per essere il luogo in cui lo scrittore Alessandro Manzoni ambientò I promessi sposi, la città è situata in uno dei vertici del Triangolo Lariano, sulla sinistra idrografica dell'Adda oltre ad affacciarsi sul ramo orientale del lago di Como ed è compresa nelle prealpi orobiche, tra il gruppo delle Grigne e il Resegone.

Crocevia strategico per la Valtellina, Lecco assunse crescente importanza durante il Medioevo quando, a seguito della Pace di Costanza, fu annessa al Ducato di Milano che le conferì l'attuale impianto urbanistico, ma fu nella seconda metà dell'XIX secolo, durante il dominio austriaco, che la città attraversò un periodo particolarmente fiorente che portò alla costruzione di palazzi e portici in stile neoclassico. Dopo l'Unità d'Italia Lecco si affermò come uno dei primi centri industriali d'Italia grazie allo sviluppo delle industrie siderurgiche, già attive nel XII secolo, che le conferirono l'appellativo di città del ferro.


cosa vedere a Lecco

Basilica di San Nicolò e il campanile

è la principale struttura religiosa della città ed è dedicata al patrono dei naviganti; si trova in un ampio sagrato preceduto da una doppia scalinata in pietra grigia nei pressi di Piazza Mario Cermenati. Ha un impianto di tipo neoclassico datole dall'architetto Giuseppe Bovara nel suo ampliamento. Al suo interno custodisce arredi seicenteschi, una fonte battesimale del 1596 e parti romaniche dell'XI secolo. L'attiguo campanile si innalza al suo fianco per ben 96 metri poggiando su un'antica torre medievale. È in stile neogotico di forma poligonale a cuspide. Chiamato comunemente Il matitone fu inaugurato la notte di Natale del 1904 ed è tuttora fra i dieci campanili più alti d'Italia oltre ad essere il simbolo della città.

 

Chiesa di Santa Marta

sita nella centrale via Mascari è fra i luoghi di culto più antichi della città poiché fu costruita nel Duecento ed inizialmente dedicata a San Calimero, presenta oggi una facciata porticata a vento del Settecento e ricche decorazioni barocche all'interno; la semplice navata con volta a botte è del 1615. Subì un completo restauro nel 2012.

 

Santuario della Madonna Addolorata (detta della Rovinata)

sorge nella località della Rovinata su una terrazza panoramica posta sul pendio morenico nel rione di Germanedo ed è stato edificato tra il 1849 e il 1859 a seguito di una frana che si abbatté in quell'area lasciando intatta la cappella eretta precedentemente come luogo di culto lungo il percorso che portava gli uomini ai campi e tale avvenimento, giudicato miracoloso dalla popolazione germanedese, portò a una crescente venerazione del posto, tanto che l'allora parroco don Andrea Magni, con l'assistenza e l'aiuto della popolazione, decise di erigervi una chiesa; si raggiunge mediante una mulattiera in acciottolato che si snoda in territorio boscoso, lungo la quale sono distribuite le prime tredici cappelle dedicate ad altrettante stazioni della Via Crucis, le ultime due invece sono poste a fianco del santuario stesso. Essa custodisce sopra l'altare un elegantissimo quadro raffigurante la Madonna Addolorata trafitta da sette spade donato dal marchese Paolo Serponti Mirasole.